Come orientarsi nel mondo delle bollette? I suggerimenti dello Sportello Energia Emilia-Romagna

Il tema del caro bollette è decisamente attuale e impattante per tantissimi nuclei familiari. Ma per poter effettivamente capire su quali aspetti intervenire e per meglio comprendere su quali componenti possiamo agire è utile conoscere il mondo delle ‘bollette’ e comprendere non solo come è composta ma anche informazioni ci dà.

 

Come sono composti i costi della nostra bolletta e cosa paghiamo effettivamente?

Sono diverse le voci che concorrono a definire il costo finale che vediamo nelle nostre bollette:

  • La materia energia: costo dell’energia che è decretato dal fornitore e pesa circa il 40% sul costo totale
  • Il trasporto e la gestione contatore: costo delle diverse attività che consentono ai venditori di trasferire e consegnare ai clienti finali gas naturale ed energia elettrica necessaria alla copertura dei fabbisogni energetici
  • Gli oneri di sistema: gli importi fatturati per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale
  • Le imposte
  • L’IVA

Costi fissi, calcolati sulla base della potenza del contatore e dei consumi.

Tra queste l’unica sezione sulla quale è possibile intervenire è quella legata alla Materia energia, e da cui è possibile far scendere le altre voci.

Da cosa è composta la Materia Energia?

La Materia Energia è composta da alcune voci riportate solo nella bolletta dettagliata:

  • Quota fissa PCV: comprende tutti gli importi da pagare indipendentemente dai consumi
  • Quota Energia: comprende tutti gli importi da pagare in proporzione al consumo e che a sua volta racchiude i costi che i venditori devono sostenere per rifornire i propri clienti e per proteggere i clienti dai rischi di forti variazioni dei prezzi, il costo legato alla commercializzazione al dettaglio e il costo legato all’acquisto della materia prima.

Sono diversi i fattori che concorrono a stabilire il costo dell’energia. In tempi odierni, un fattore geopolitico importante e più gravoso è la guerra tra Russia e Ucraina, oltre a ciò, si tengano in considerazione anche l’utilizzo degli elettrodomestici e dello stato dei nostri edifici.

 

Come influisce la guerra?

Il principale combustibile utilizzato dalle famiglie italiane è il gas fossile, il nostro paese dipende al 40% dalle importazioni di gas russo. Con i massicci investimenti del governo in questo settore ci stiamo vincolando ulteriormente alle importazioni dall’esterno, perdendo l’occasione di mettere una pietra sopra all’utilizzo dell’energia fossile, e passare finalmente a quella rinnovabile, l’unica che può finalmente rendere l’Europa energeticamente indipendente. Agli scettici rispondiamo in questo breve video di Legambiente sulle dieci proposte per liberarci dalle fossili.

 

Come influisce lo stato costruttivo degli edifici italiani?

Il patrimonio edilizio italiano è molto vecchio e tende a dissipare gran parte dell’energia, essendo stato spesso realizzato senza nessun criterio di efficienza. L’efficientamento del patrimonio edilizio italiano porterebbe a un minore impatto sull’ambiente, e quindi a una netta riduzione dei costi delle bollette. Il consumo energetico di un’abitazione qualsiasi è dovuto principalmente al riscaldamento degli ambienti, seguito dal consumo elettrico, dal riscaldamento di acqua calda sanitaria e infine dalla cottura. Tutte queste azioni possono essere sostenute da un impianto energetico composto da pompa di calore e impianto fotovoltaico. La pompa di calore è una tecnologia interessante per fare riscaldamento invernale, climatizzazione estiva e acqua calda sanitaria con notevoli risparmi energetici.

La soluzione diventa ancora più conveniente se abbinata ad un impianto fotovoltaico. I consumi per il riscaldamento degli ambienti variano con la localizzazione geografica e con le caratteristiche dell’edificio, ma comunque è una buona soluzione green. Infatti il risparmio medio annuo, in stima, sarà di 830 € per un’utenza domestica media (100-140 mq) del centro-nord Italia in classe energetica F o G. Ovviamente il governo ha stanziato degli incentivi per l’installazione di questi impianti come il Bonus 110%, ovvero un’agevolazione fiscale straordinaria che prevede una premialità alta quindi una detrazione fiscale del 110% rispetto alle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico con certe caratteristiche tecniche e anche per altri interventi come il sisma bonus.

 

Come influiscono i nostri elettrodomestici?

Ogni giorno, quando siamo in casa, utilizziamo vari elettrodomestici senza neanche pensare al loro dispendio energetico. Tuttavia, conoscere il consumo di questi apparecchi rappresenta un ottimo modo per Risparmiare in bolletta. Il dispendio energetico di un elettrodomestico può essere legato a diversi fattori, tra cui la grandezza dell’apparecchio, il tempo di utilizzo e la sua classe energetica. Ecco alcune informazioni riprese dal rapporto della campagna di Legambiente Civico 5.0:

Da questo si può partire con la lista di atteggiamenti pratici a cui possiamo attingere per abbassare il costo della bolletta:

  • Staccare il caricabatteria dalla presa dopo averlo utilizzato può diminuire i consumi del 10%
  • Spegnere la lavatrice dopo l’utilizzo
  • Spegnere il televisore (e non lasciarlo semplicemente in stand by)
  • Fare la lavatrice e lavastoviglie a pieno carico mi permette di ridurre il numero di lavaggi e quindi ridurre la spesa energetica (risparmio d’acqua)
  • Attenzione alle fonti di dispersioni: (finestre) abbassare la tapparella o la tenda da sole quando c’è molto freddo perché così si crea un altro stato di isolamento per il freddo e caldo
  • Non coprire i termosifoni
  • Inserire pannelli riflettenti tra il termosifone e il muro
  • Prediligere il ventilatore Rispetto al condizionatore
  • Evitare l’utilizzo di condizionatori portatili

 

È importante che si monitorino gli elettrodomestici più energivori, per sapere anche quando cambiarli, nel caso in cui sia arrivati a fine vita o comunque molto vecchi. Per scegliere elettrodomestici più nuovi ed energicamente più conveniente ci vengono in soccorso due nuovi strumenti, ossia Label2020 (Il progetto Label 2020 è pensato per dare supporto in questa fase di transizione verso la nuova etichettatura energetica. E propone una guida per comprendere meglio quali sono i prodotti più energicamente convenienti) e Top Ten (presenta gli elettrodomestici e non solo, migliori in termini energetici)

 

Come vi aiuta il progetto Life ClimAction in tutto ciò?

Il progetto nazionale Life ClimAction ha l’obiettivo di sensibilizzare cittadini, amministrazioni e imprese sugli effetti dei cambiamenti climatici e diffondere una corretta informazione sulle possibilità e gli strumenti per contrastarli, a partire dalla transizione energetica per ridurre l’inquinamento e contribuire all’indipendenza energetica del Paese dalle fonti fossili e inquinanti, come carbone, gas e petrolio.

Per questo ci siamo dotati di tre principali strumenti rivolti alla cittadinanza: gli sportelli energia , i monitoraggi  e gli Infodays.

Lo sportello energia si impegna a raccogliere e a divulgare più informazioni possibili e strumenti in tema di efficienza energetica, autoconsumo collettivo ma anche possibilità per migliorare la propria qualità di vita, fornendo agli/alle utenti interessati informazioni utili per orientarsi verso l’acquisto, le spese e gli investimenti che vanno nella direzione della sostenibilità e della riduzione delle spese.

Oltre a ciò, abbiamo avviato delle attività di monitoraggio su 20 famiglie diffuse nella regione Emilia Romagna per far meglio comprendere le criticità nei consumi sia elettrici che termici e le possibili soluzioni oltre che i vantaggi ambientali ed economici.  Se abitate in Emilia-Romagna e volete candidarvi, basta Compilare questo questionario https://lifeclimaction.eu/monitoraggi/. Lo sportello in Emilia-Romagna si trova a Bologna ed è aperto il martedì dalle 15 alle 19 in via Gorki 6 a Bologna e il Venerdì dalle 13 alle 16.30 in via telematica. Per qualunque dubbio o domanda potete mandare un’e-mail a energia@legambiente.emiliaromagna.it.

 

“La principale minaccia per l’umanità – l’accavallarsi di emergenze, dalle piogge sempre più violente e torrenziali all’innalzamento dei mari, dai periodi di grave siccità alla diminuzione delle riserve idriche, dalle sempre più vaste zone morte negli oceani alla grande diffusione di insetti nocivi, fino alla scomparsa quotidiana di foreste e specie viventi – per la maggior parte delle persone non è una buona storia. Ma anche quando ci importa della crisi del pianeta, la viviamo come una guerra in corso “laggiù”. Siamo consapevoli dell’urgenza e della cruciale importanza della posta in gioco, ma pur sapendo che sta infuriando una guerra per la nostra sopravvivenza, non abbiamo la sensazione di esserci immersi dentro.”

 

-Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi

Di Jonathan Safran Foer

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